Ritratto di Leonor Alvarez di Toledo
Firenze 1529 - Firenze 1586
Questo dipinto, segnalato in collezione Borghese a partire dal 1693, è stato dapprima avvicinato dalla critica a un anonimo artista affine ai modi del Bronzino e successivamente restituito alla bottega del pittore fiorentino Francesco Brina.
Raffigura Leonor Alvarez di Toledo, nipote dell'omonima granduchessa toscana, qui ritratta seduta - come suggerisce il pomo appena visibile alle sue spalle - mentre esibisce una ricercata blusa dal collo finemente ricamato e un'elaborata acconciatura impreziosita da nastri con piume. Ad arricchire l'immagine, una tenda rossa dall'orlo damascato, un orecchino e una collana di perle, forse un'allusione alle virtù della donna.
Scheda tecnica
Inventario
Posizione
Datazione
inizio anni Settanta del XVI secolo
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
Misure
Cornice
Salvator Rosa (cm 70 x 59 x 6,5)
Provenienza
(?) Roma, collezione Borghese, 1693 (Inv. 1693, st. I, n. 23; Della Pergola 1964); Inventario Fidecommissario 1833, p. 40; Acquisto dello Stato, 1902.
Conservazione e Diagnostica
- 1952 - Augusto Cecconi Principi, pulitura, alcune stuccature e verniciatura
Scheda
La provenienza di questo dipinto è tuttora ignota. L'opera, infatti, è attestata in collezione Borghese solo a partire dal 1693, riconosciuta da Paola della Pergola (1964) con la tela elencata nella prima stanza del casino pinciano ("accanto sotto al Cornicione un quadro da testa con ritratto di una Donna con Collare all’antica con Cornice dorata del N. 18. Incerto"; Della Pergola 1964), la cui descrizione - a onor del vero - ben si adatta ad altri simili ritratti.
Avvicinato in un primo momento alla 'maniera di Tiziano' (Inv. Fid. 1833), fu solo nel 1893 attribuito al pittore fiorentino Agnolo di Cosimo noto come il Bronzino (Venturi 1893), parere ridimensionato da Roberto Longhi (1928) a 'Scuola del Bronzino', ma completamente rigettato da Paola della Pergola (1959) che preferì parlare di pittore 'Ignoto' del XVII secolo.
Come debitamente segnalato da Federico Zeri (comunicazione orale in Della Pergola 1959), una versione di questo quadro si conserva presso il Museo Comunale di Montepulciano (Pinacoteca Crociani, inv. 73/1971), una derivazione a sua volta del ritratto a figura intera del Museo Stibbert di Firenze, quest'ultimo attribuito a Francesco Brina (Martini 2000), allievo di Michele Tosini, raffigurante Leonor Alvarez di Toledo (1555-1576), nipote omonima della granduchessa toscana, moglie di Pietro de' Medici e da questi uccisa per gelosia.
L'incredibile somiglianza tra i ritratti, che non lascia dubbi sull'identità dell'effigiata, spinge dunque ad avvicinare la tela Borghese all'ambito di Francesco Brina, pittore fiorentino, autore del ritratto Stibbert, riprodotto in più versioni intorno ai primi anni Settanta del XVI secolo (Martini 2000).
Antonio Iommelli
Bibliografia
- G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 24;
- A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 74;
- R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 183;
- P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, I, Roma 1955, p. 141, n. 250;
- P. della Pergola, L’Inventario Borghese del 1693 (I), in “Arte Antica e Moderna”, XXVI, 1964, p. 221;
- L. Martini, Museo Civico Pinacoteca Crociani, Siena 2000, pp. 124-125, 201 n. 95;
- K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 30;
- V. Bramanti, Breve vita di Leonora di Toledo (1555-1576), Firenze 2007.
