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Testa femminile

Maestro della Pala Sforzesca

Lombardia 1490 - 1520

Attribuito in un primo momento a Leonardo da Vinci, è stato a lungo ritenuto uno studio preparatorio della Vergine delle Rocce del Louvre, ipotesi però respinta da buona parte della critica che con più cautela ha accostato il disegno all'anonimo Maestro della Pala Sforzesca.

Raffigura la testa di una donna con lo sguardo rivolto verso il basso le cui fattezze, risaltate da un raffinato e morbido chiaroscuro, fanno eco alle tipologie fisionomiche leonardesche.


Scheda tecnica

Inventario
514
Posizione
Datazione
Primo decennio del XVI secolo
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
punta d'argento su carta
Misure
cm 27 x 17
Cornice

Cornice cinquecentesca con intagli a onde (cm 49 x 44 x 5,5)

Provenienza

Roma, collezione Borghese, 1790 (Inv. 1790, St. X, n. 62; Della Pergola 1955); Inventario Fidecommissario Borghese 1833. p. 27; Acquisto dello Stato, 1902.

Mostre
  • 1984 Roma, Palazzo Barberini

Scheda

La provenienza di questo disegno è ignota. Le sue prime tracce infatti risalgono al 1790, quando è descritto per la prima volta in un inventario di casa Borghese come opera di Leonardo (Inv. 1790).

Per quanto concerne il suo autore, il foglio, accostato al Maestro da Vinci e alla sua bottega (Inv. 1790; Inv. Fid. 1833), è stato variamente attribuito a Bernardino de' Conti (Morelli 1897), a Giovanni Antonio Boltraffio (Loeser 1897; Rosenberg 1898) e al miniatore Antonio da Monza (A. Venturi 1895), nomi che però non hanno convinto tutti gli studiosi. A partire da Emil Jacobsen (1910), infatti, si è preferito parlare con più cautela del cd. Maestro della Pala Sforzesca (Della Pergola 1955, Romano 1978; Vezzosi 1983; Stefani 2000; Herrmann Fiore 2006), ossia di un anonimo pittore, sensibile al realismo di Vincenzo Foppa e ai tipi fisionomici di Leonardo da Vinci, il cui catalogo ruota in maniera imprescindibile intorno alla maestosa pala realizzata nel 1494-95 per il duca Ludovico il Moro (Milano, Pinacoteca di Brera, inv. 451; sul cd. Maestro della Pala Sforzesca si vedano almeno Malaguzzi Valeri 1905; Marani 1998). Da questo dipinto, infatti, piuttosto che dalla Vergine delle Rocce del Louvre (inv. 777; cfr. Müntz 1892), sembra derivare la presente Testa, vicina per quanto concerne la resa delle palpebre e del delicato chiaroscuro alla versione con analogo soggetto della National Gallery di Londra (inv. NG4444). Le evidenti sottolineature del volto, nonché gli esiti disegnativi dell'ovato e dei capelli risultano invece alquanto prossimi allo Studio di testa femminile del pittore di origine campane Francesco Napoletano (Gallerie degli Uffizi, inv. 426E; Suida 1919, Bora 1992; sull'artista cfr. Fiorio 1998), da alcuni già identificato con il misterioso autore della pala braidense (Jacobsen 1910).

Antonio Iommelli




Bibliografia
  • M. Vasi, Itinerario, Roma 1794, p. 396;
  • P. Müller-Walde, Leonardo da Vinci, München 1889, p. 4;
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 75;
  • E. Müntz, Studi leonardeschi, in “Archivio Storico dell’Arte”, V, 1892, p, 28;
  • A. Venturi, in Storia dell'arte italiana, X, Milano 1895, p. 220;
  • G. Morelli, Della Pittura Italiana. Studi Storici Critici: Le Gallerie Borghese e Doria Pamphili in Roma, Milano 1897, pp. 174-176;
  • C. Loeser, I disegni italiani della raccolta Malcom, in “Archivio Storico dell’Arte”, III-3, 1897, p. 356;
  • A. Rosenberg, Leonardo da Vinci, Bielefeld 1898;
  • F. Malaguzzi Valeri, Il Maestro della Pala Sforzesca, in "Rassegna d'arte", V, 1905, p. 44;
  • E. Jacobsen, Un quadro e un disegno del Maestro della Pala Sforzesca, in “Rassegna d’Arte”, X, 1910, pp. 53-55;
  • W. Suida, Leonardo da Vinci und seine Schule, in Monatshefte für Kunstwissenschaft, XII, Mailand 1919, p. 266, fig. 7
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 224;
  • W. Suida, Leonardo und sein Kreis, München 1929, p. 180;
  • A. De Rinaldis, Catalogo della Galleria Borghese, Roma 1948, p. 40;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1951, p. 30;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, I, Roma 1955, pp. 81-82, n. 145;
  • G. Romano, La Pala Sforzesca, in Il Maestro della Pala Sforzesca, in “Quaderni di Brera”, IV, 1978, p. 16;
  • A. Vezzosi, Presenze di Leonardo e del leonardismo a Roma, in Leonardo e il leonardismo a Napoli e a Roma, catalogo della mostra (Napoli, Museo di Capodimonte, 1983; Roma, Palazzo Barberini, 1984), Firenze 1983, p. 206 n. 460;
  • G. Bora, in Leonardo & Venezia, catalogo della mostra, Venezia, Istituto di Cultura di Palazzo Grassi, 1992-93), a cura di P.C. Marani, Giovanna Nepi Scirè, Milano 1992, pp. 370-371;
  • M. T. Fiorio 1998, Francesco Napoletano (e Pseudo Francesco Napoletano), in I leonardeschi. L'eredità di Leonardo in Lombardia, Milano 1998, pp. 199-210;
  • P. C. Marani, Maestro della Pala Sforzesca, in I leonardeschi. L'eredità di Leonardo in Lombardia, Milano 1998, pp. 179-198;
  • C. Stefani in P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 278;
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 165.