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Testa di giovane ridente

Carracci Annibale

(Bologna 1560 - Roma 1609)

Il dipinto, menzionato come 'Buffone che ride', risulta far parte della collezione Borghese dal 1693 e ritrae il volto di un giovane sorridente, raffigurato con un insolito copricapo simile a un turbante, che ben si inserisce nell’ambito dei ritrattini eseguiti da Annibale Carracci a partire dal 1582. L'incompiutezza dell'opera, realizzata su carta applicata successivamente su tela, lascia intravedere i contorni del disegno, dentro i quali con una pennellata fluida e pastosa s'inserisce il colore.


Scheda tecnica

Inventario
083
Posizione
Datazione
1585 circa
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su carta applicata su tela
Misure
cm 44,5 x 29,5
Cornice
Salvator Rosa (cm 53,5 x 38,3 x 4,7).
Provenienza

Roma, collezione Borghese, 1693 (Inv. 1693, St. VII, n. 405; Della Pergola 1964); Inv. 1790, St. III, n. 25; Inventario Fidecommissario, 1833, p. 18; Acquisto dello Stato, 1902.

Mostre
  • 1956 Bologna, Palazzo dell'Archiginnasio;
  • 1982 Roma, Palazzo Venezia;
  • 1984 Bologna, Pinacoteca Nazionale;
  • 1992 Roma, Palazzo delle Esposizioni;
  • 1998-1999 Milano, Palazzo Reale;
  • 2006-2007 Bologna, Museo Civico Archeologico;
  • 2007 Roma, Chiostro del Bramante;
  • 2016 Toulouse, Musée des Augustins.
Conservazione e Diagnostica
  • 1992 Istituto Centrale del Restauro (disinfestazione della tavola);
  • 2006 Giantomassi e Zari s.n.c. (pulitura, rimozione delle vernici alterate, asporto dei vecchi restauri, consolidamento, stuccatura delle lacune e verniciatura finale).

Scheda

Il dipinto è attestato in collezione Borghese a partire dal 1693, elencato genericamente nell'inventario di quell'anno come "Buffone che ride" (Della Pergola 1964). Tale descrizione fu leggermente rivista nel 1790, quando la Testa è associata a Caravaggio, riferimento corretto negli elenchi fedecommissari del 1833 con quello "del Carracci".

L'identificazione di questo olio su carta come opera autografa di Annibale Carracci spetta a Roberto Longhi che nel 1928 datò il dipinto al periodo giovanile, parere confermato nel 1955 da Paola della Pergola, secondo cui questa Testa, piuttosto che uno studio, rappresentava uno schizzo immediato del pittore bolognese.

Nel 1956 Guido Cavalli datò il dipinto intorno al 1583-1584, datazione mantenuta pochi anni dopo da Donald Posner (1971) che riscontrò diverse analogie con la Bottega del macellaio (Oxford, Christ Church Gallery) e il Mangiatore di fagioli (Roma, palazzo Colonna), eseguiti da Annibale negli stessi anni. Posner, inoltre, credette di identificare la Testa Borghese sia con un'opera con identico soggetto "supposed to be of a Carracci", segnalata in un inventario del 1677 nella collezione di Robert Harpus, un gentiluomo inglese residente a Roma (Burdon 1960); sia con un quadretto ovato "su la carta dipinta, incolato sopra la tela che rappresenta un buffone che ride, vestito di verde con berretta rossa e penna bianca, di mano de' Carazzi" (Campori 1870), descritto nel 1698 presso il palazzo degli Este a Modena.

Nel 2007 Daniele Benati, confermando l'attribuzione al pittore bolognese, ha proposto di posticipare l'esecuzione del dipinto al 1585, in prossimità della Pietà di Parma "in cui l'avvicinamento al Correggio porta a scivolature analogamente ricercate della forma" (Benati 2007).

  Antonio Iommelli


Bibliografia
  • G. Campori, Raccolta di cataloghi ed inventari inediti, Modena 1870, p. 421;
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 188; 
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 76; 
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, pp. 137-185; 
  • P. della Pergola, Itinerario della Galleria Borghese, Roma 1951, p. 34; 
  • R. Wittkower, Drawings of the Carracci in the Collections of Her Majesty the Queen at Windsor Castle, London 1952, p. 16; 
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, I, Roma 1955, p. 21, n. 16; 
  • G. Cavalli, scheda in Mostra dei Carracci, catalogo della mostra (Bologna, Pinacoteca Nazionale, 1956), a cura di G.C. Cavalli, Bologna 1956, p. 169, n. 54; 
  • D. Mahon, Afterthought on the Carracci Exhibition, in “Gazette des Beaux Arts”, VI, 1957, p. 268; 
  • E. Borea, Ritratti a mano di Annibale Carracci, in “Arte figurativa”, VIII, 1960, p. 30 e ss.; 
  • G. Burdon, Sir Thomas Isham, an English collector, in "Italian Studies", XV, 1960, p. 25, n. 51; 
  • E. Borea, Annibale Carracci, Milano 1964, p. 5; 
  • P. della Pergola, L’Inventario Borghese del 1693 (II), in “Arte Antica e Moderna”, XXVIII, 1964, p. 460; 
  • D. Posner, Annibale Carracci. A Study in the Reform of italian Painting around 1590, New York 1971, I, p. 21; II, p. 6; 
  • S.D. Pepper, I limiti del positivismo: l’Annibale Carracci di Donald Posner, in "Arte Illustrata", XLIX, 1972, p. 266, fig. 4;
  • E. Schleier, Beiträge zu den drei Caracci: der Schachspieler in der Berliner Gemäldegalerie, in “Berliner Museen”, XXI, 1971, p. 70; 
  • W.A. Boschloo, Annibale Carracci in Bologna: visible reality in art after the Council of Trent, I, Gravenhage, Staatsdruckk 1974, p. 30;
  • J.P. Cooney, G. Malafarina, L’opera completa di Annibale Carracci, Milano 1976, pp. 88-89, n. 11; 
  • A. Emiliani, Bologna 1584. Gli esordi dei Carracci e gli affreschi di Palazzo Fava, catalogo della mostra (Bologna, Pinacoteca Nazionale, 1984), a cura di A. Emiliani, Bologna 1984, pp. 82-83, n. 80;
  • R. Zapperi, Il ritratto e la maschera: ricerche su Annibale Carracci ritrattista, in "Bollettino d’Arte", LX, 1990, pp. 91, 92;
  • A. Magagnini, in Invisibilia. Rivedere i capolavori. Vedere i progetti, catalogo della mostra (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1992), a cura di M. E. Tittoni, S. Guarino, Roma 1992, p. 25;
  • K. Herrmann Fiore, in L’anima e il volto: ritratto e fisiognomica da Leonardo a Bacon, catalogo della mostra (Milano, Palazzo Reale, 1999), a cura di F. Caroli, Milano 1998, p. 235; 
  • S. Santolini, in L’anima e il volto: ritratto e fisiognomica da Leonardo a Bacon, catalogo della mostra (Milano, Palazzo Reale, 1999), a cura di F. Caroli, Milano 1998, pp. 148-149; 
  • C. Stefani, in P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 384; 
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 32; 
  • D. Benati, in Annibale Carracci, catalogo della mostra (Bologna, Museo Civico, 2006-2007; Roma, Chiostro del Bramante. 2007), a cura di D. Benati, E. Riccomini, Bologna 2007, pp. 110-111, n. II.9.