Galleria Borghese logo
Risultati della ricerca
X
Nessun risultato :(

Consigli per la tua ricerca:

  • I risultati del motore di ricerca si aggiornano istantaneamente non appena si modifica la chiave di ricerca.
  • Se hai inserito più di una parola, prova a semplificare la ricerca scrivendone solo una, in seguito si potranno aggiungere altre parole per filtrare i risultati.
  • Ometti parole con meno di 3 caratteri, ad esempio "il", "di", "la", perché non saranno incluse nella ricerca.
  • Non è necessario inserire accenti o maiuscole.
  • La ricerca di parole, anche se scritte parzialmente, includerà anche le diverse varianti esistenti in banca dati.
  • Se la tua ricerca non produce risultati, prova a scrivere solo i primi caratteri di una parola per vedere se esiste in banca dati.

Paesaggio con predica del Battista

Grimaldi Giovan Francesco

(Bologna 1606 - Roma 1680)

Questo rame - parte di una serie di quattro dipinti - fu commissionato dal principe Giovan Battista Borghese che nel 1678 acquistò l'intero ciclo dal bolognese Gian Francesco Grimaldi. Il vero protagonista dell'intera serie è il paesaggio che qui accoglie - sulla destra - un gruppo di persone, intento ad ascoltare le parole di Giovanni Battista, le cui vicende sono narrate nel Nuovo Testamento.

La composizione classica, la cascata sulla sinistra e i tronchi degli alberi confermano cronologicamente l'esecuzione al 1678 del dipinto, il cui soggetto è modellato su una composizione con analogo tema di Annibale Carracci.


Scheda tecnica

Inventario
299
Posizione
Datazione
1678
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su rame
Misure
cm 45 x 67
Cornice

Cornice ottocentesca decorata con palmette, 67 x 89 x 10 cm

Provenienza

Roma, collezione Giovan Battista Borghese, 1678 (Della Pergola 1955, p. 49); Inventario Fidecommissario, 1833, pp. 17 (27, 28), 23 (7, 13); Acquisto dello Stato, 1902.

Mostre
  • 1922 Firenze, Palazzo delle Esposizioni;
  • 1985 Roma, Palazzo Venezia.
Conservazione e Diagnostica
  • 1913-1914 Tito Venturini Papari (pulitura e verniciatura);
  • 1960-1961 Renato Massi (restauro della cornice).

Scheda

Nel 1678 il principe Giovan Battista Borghese emise un pagamento a favore del pittore bolognese Gian Francesco Grimaldi "per diverse pitture fatte come nel conto n. 718 posto in Filza del Libro Mastro A sc[udi] 926" (Della Pergola 1955, p. 49). Secondo Paola della Pergola, che per prima rintracciò questa notula nel fondo Borghese dell'Archivio Apostolico Vaticano, il compenso riguardava altre opere di maggior importanza, tra cui il presente rame e gli altri tre paesaggi (inv. nn. 38, 47, 296), segnalati poco dopo presso il casino di Porta Pinciana da Domenico Montelatici (1700, p. 302): "E li quattro consimili, che rappresentano paesi con piccole figure, dipinti su rame, vengono espressi da Gio. Francesco Bolognese". Di fatto, l'artista dovette eseguire i quattro rami durante i lavori in Palazzo Borghese a Ripetta (1672-1678), commissionati per essere collocati con buona probabilità nell'appartamento al piano terra. Come ipotizzato infine dalla Batorska (2012, p. 202, n. 145), il soggetto di questa pittura fu scelto direttamente dal committente, al quale poco importava dell'unità iconografica della serie. È per questo motivo, infatti, che il tema raffigurato - la predica di Giovanni Battista - non mostra rispondenza con gli altri tre rami.

La composizione di questo rame trova un parallelo con l'affresco di medesimo soggetto affrescato da Grimaldi al piano nobile del palazzo romano dei Nunez (attualmente Nunez-Torlonia), modellato su un dipinto di Annibale Carracci, raffigurante lo stesso tema, attualmente conservato al Musée des Beaux-Arts a Grenoble. Ma, a differenza di Annibale, il bolognese intese conferire maggior importanza alle figure, spezzando l'estensione del cielo con la verticalità degli alberi.

La presenza di alcuni elementi di carattere romantico, come la cascata sulla sinistra e i tronchi tagliati in primo piano, riconducono il dipinto al periodo tardo dell'artista.

  Antonio Iommelli




Bibliografia
  • D. Montelatici, Villa Borghese fuori di Porta Pinciana con l’ornamenti che si osservano nel di lei Palazzo, Roma 1700, p. 302;
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, pp. 53, 58, 153;
  • Mostra della pittura italiana del Seicento e del Settecento, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Pitti, 1922), Roma 1922, p. 103;
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 180;
  • A. De Rinaldis, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1939, p. 30;
  • A. De Rinaldis, Catalogo della Galleria Borghese, Roma 1948, p. 69;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, I, Roma 1955, pp. 48-49, n. 78;
  • L. Salerno, Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1976, p. 578;
  • Paesaggio con figura: 57 dipinti della Galleria Borghese esposti temporaneamente a Palazzo Venezia, catalogo della mostra (Roma, Museo di Palazzo Venezia, 1985), Roma 1985, p. X, cat. 47;
  • C. Stefani in P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 298;
  • A.M. Matteucci, R. Ariuli, Giovanni Francesco Grimaldi, Bologna 2002, p. 262;
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 18;
  • D. Batorska, Giovanni Francesco Grimaldi 1605/6-1680, Roma 2012, p. 202, n. 144.