Rinaldo e Armida
(Bologna 1577 - 1668)
Con buona probabilità l’opera, il cui soggetto è uno dei più famosi temi d’amore della Gerusalemme Liberata (1581) di Torquato Tasso, può essere identificata con quella che, nel 1624, il cardinale Alessandro d'Este (1568-1624) lasciò in eredità a Scipione Borghese.
Nel dipinto il cavaliere Rinaldo, sedotto dalla maga Armida, dorme nel carro fatato che la donna sta guidando. Ella indica l’elmo dove, in bella vista, è l’aquila, allusiva alla casata estense. Appeso sulla destra è lo specchio, grazie al quale Rinaldo metterà fine all’incantesimo dopo aver visto la sua immagine riflessa.
Scheda tecnica
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