Galleria Borghese logo
Risultati della ricerca
X
Nessun risultato :(

Consigli per la tua ricerca:

  • I risultati del motore di ricerca si aggiornano istantaneamente non appena si modifica la chiave di ricerca.
  • Se hai inserito più di una parola, prova a semplificare la ricerca scrivendone solo una, in seguito si potranno aggiungere altre parole per filtrare i risultati.
  • Ometti parole con meno di 3 caratteri, ad esempio "il", "di", "la", perché non saranno incluse nella ricerca.
  • Non è necessario inserire accenti o maiuscole.
  • La ricerca di parole, anche se scritte parzialmente, includerà anche le diverse varianti esistenti in banca dati.
  • Se la tua ricerca non produce risultati, prova a scrivere solo i primi caratteri di una parola per vedere se esiste in banca dati.

Natura morta con tovaglia

Kessel Jan van

Anversa 1626 - 1679)

Il dipinto, rappresentante una Natura morta con tovaglia, è stato attribuito alla mano di Jan Van Kessel il vecchio per la sua vicinanza stilistica ad altre due nature morte assegnate all’artista anversano da Federico Zeri, anch’esse conservate nella Galleria Borghese. La provenienza del dipinto, così come quella degli altri due quadretti su rame, è tuttora sconosciuta. La scelta del soggetto e lo stile descrittivo dell’opera si accordano pienamente ai modi di Van Kessel.


Scheda tecnica

Inventario
530
Posizione
Datazione
metà XVII secolo
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su rame
Misure
cm 12 x 22
Cornice

fine ‘700/’800 (parte di un polittico); cm 15,5 x 110 x 2

Provenienza

Collezione Borghese, citato in Inv. 1693, St. XI, nn. 56-59 (?); Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 28, n. 56; Acquisto dello Stato, 1902.

Conservazione e Diagnostica
  • 1952 Augusto Vermehren

Scheda

La Galleria Borghese conserva tre quadretti su rame attribuiti al pittore anversano Jan Van Kessel il vecchio: Natura morta con tovaglia, qui esaminato, e altri due di minori dimensioni, rappresentanti Natura morta con melone (inv. 383) e Natura morta con pesci (inv. 385). Questi ultimi sono stati ricondotti alla mano di Van Kessel sulla scorta di un parere orale espresso da Federico Zeri, che li riteneva accostabili ad alcuni altri quadri dell’artista presenti in collezione Pallavicini. Paola Della Pergola (1959, p. 167), accogliendo tale proposta, riconosce un’affinità di stile e di gusto tra la coppia e la Natura morta con tovaglia, così da catalogare anche quest’ultima sotto il nome di Van Kessel il vecchio.

Di provenienza indeterminata e di difficile identificazione negli inventari Borghese, il dipinto potrebbe corrispondere ad uno dei “quattro quadretti in rame alti mezzo palmo in circa di diversi frutti e robbe mangiative con cornice negre del No 300 tutti 4 Monsù Brugo Novecchio” citati nell’elenco del 1693 (Della Pergola cit.; Herrmann Fiore 2006, p. 170, Minozzi 2016, pp. 119-120); tuttavia, l’unico riferimento sicuro è individuabile nell’inventario fidecommissario del 1833, per la corrispondenza con un quanto riportato sul retro della tavola: “Quadretto del Brugholo, figure di Metallo antiche per ornato, largo palmi 1, alto oncie 6”. Il nome di Jan Brughel il vecchio viene ripreso da Gianni Piancastelli (1891, p. 391), mentre più cautamente Adolfo Venturi (1893, p. 223) e Roberto Longhi (1928, p. 225) descrivono il quadro come attribuito al maestro fiammingo. L’attribuzione a Van Kessel proposta, come già detto, da Zeri e poi accolta da Della Pergola, non è mai più stata discussa.

Il dipinto rappresenta una tavola imbandita, soggetto tipico della produzione di Van Kassel, su cui si distinguono tre piatti contenenti altrettanti tipi di frutta, uno con un filone di pane coperto da un panno bianco ed un altro rialzato con sopra una tazza bianca decorata con un motivo azzurro, un cucchiaio, due ampolle e un calice di vino. Infine, sul piano arretrato a destra, è riconoscibile un bacile di rame. Vicino al piatto con il pane è presente un coltello il cui manico sporge dalla tavola, suggerendo la profondità dello spazio, espediente ripreso dall’artista anche nella già citata Natura morta con melone. Lo stile descrittivo ed il gusto per il dettaglio rientrano tra le caratteristiche distintive dell’artista, specializzato in rappresentazioni di elementi animali e vegetali condotte con uno spiccato interesse scientifico (sull’artista si veda N. Baadj, Jan van Kessel I (1626-1679): Crafting a Natural History of Art in Early Modern Antwerp, London 2016).

Pier Ludovico Puddu




Bibliografia
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 391;
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 223;
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 225;
  • P. Della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, II, Roma 1959, p. 167, n. 242;
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 170;
  • M. Minozzi, La natura morta nel sequestro Borghese e negli inventari della Galleria, in L’origine della natura morta in Italia. Caravaggio e il Maestro di Hartford, catalogo della mostra (Roma, Galleria Borghese, 2016-2017), a cura di A. Coliva, D. Dotti, Milano 2016, pp. 119-120.