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Madonna con Bambino, san Giovannino e due santi

copia da Andrea d'Agnolo detto Andrea del Sarto

(Firenze 1486 - 1531)

Questa tavola, forse identificabile con un dipinto menzionato come opera di Jacopo Pontormo in un inventario Aldobrandini del 1626, fa parte del gruppo di copie tratte dalla Madonna col Bambino e san Giovannino di Andrea del Sarto della Wallace Collection di Londra. Raffigura la Vergine Maria mentre porge Gesù al piccolo Giovanni Battista, qui ritratto in compagnia di due figure, forse due santi oppure, come ritenuto in passato, due angeli.


Scheda tecnica

Inventario
331
Posizione
Datazione
1519 circa
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su tavola
Misure
cm 106 x 80,5
Cornice

Cornice ottocentesca (cm 123,5 x 100 x 7,7)

Provenienza

(?) Roma, collezione Aldobrandini, 1626 (Inv. 1626, c. 92, n. 6; Della Pergola 1959); (?) Roma, collezione Olimpia Aldobrandini, 1682 (Della Pergola 1959); Roma, collezione Borghese, 1693 (Inv. 1693, St. IV, n. 4; Della Pergola 1959); Inv. 1694, p. 420, n. 246; Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 21; Acquisto dello Stato, 1902.

Conservazione e Diagnostica
  • 1906 Luigi Bartolucci (disinfestazione supporto);
  • 1955 Alvaro Esposti;
  • 1980 Gianluigi Colalucci (supporto);
  • 2008 Paola Mastropasqua (restauro completo della cornice).

Scheda

La provenienza di questo dipinto rimane dubbia. Secondo Paola della Pergola proverrebbe dall'eredità di Olimpia Aldobrandini, registrato in ben due inventari, stilati rispettivamente nel 1626 ("Un quadro con una Mad[onn]a con il Christo in braccio con tre Angeli intorno di mano di Jacomo Pontormo del n. 234"; Inv. 1626, ch. 92. n. 6; Della Pergola 1959) e nel 1682 ("Uno con la Madonna con il putto in braccio con tre Angioli intorno in tavola di Giacomo del Pontormo alto p[al]mi quattro, Inv. ch. 217 n. 234 et a quello del Sig[no]r Card[inale] ch. 547"; Inv. Olimpia Aldobrandini 1682; Della Pergola 1959; Eid. 1963).

Se si eccettua tale pista, su cui la stessa studiosa nutriva qualche perplessità per l'errata attribuzione della tavola al Pontormo (cfr. Della Pergola 1959), l'indicazione più sicura rimane quella dell'estensore dell'inventario Borghese del 1693 ("Un quadro di cinque palmi in tavola con la Madonna il Bambino e tre altre figure del n. 128 con cornice dorata di Andrea del Sarto"), ripresa dettagliatamente nel 1694 ("Un quadro La Madonna, il figliolo, San Giovanni e doi altri Santi Giovani, cornice nera con profilo d'oro alto p[al]mi quattro e un quarto Largo p[al[mi tre e un quarto, copia d'Andrea del Sarto in tavola"; cfr. Della Pergola 1959). Non c'è dubbio, infatti, che l'opera in esame sia quella descritta nei due documenti di casa Borghese come conferma il numero '128' riportato nell'elenco del 1693, tuttora visibile in basso a destra.

Eseguito da un anonimo pittore vicino alla bottega del Maestro fiorentino (Della Pergola 1959), risulta una copia della Madonna col Bambino e san Giovannino di Andrea del Sarto della Wallace Collection di Londra, quest'ultimo firmato e ampliato nel cielo, noto attraverso diversi esemplari di cui due conservati a Madrid (Museo del Prado, invv. 333, 338), uno a Napoli (Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli; cfr. Guiness 1899), uno a Monaco di Baviera (già attribuito al Puligo, Alte Pinakotheck, inv. 509), uno a Salisbury (Longord Castle, già coll. Hutchinson) e un altro, infine, a Le Havre (Musée, inv. 22). Secondo Roberto Longhi (1928), la versione Borghese sarebbe stata eseguita dal fiorentino Andrea Piccinelli detto il Brescianino, nome scartato da Bernard Berenson a favore di Domenico Puligo (Berenson 1936) ma ripreso nel 1963 da Sidney J. Freedberg che tuttavia riteneva la presente composizione una copia nata in sostituzione dell'originale, realizzata in casa Aldobrandini.

Antonio Iommelli




Bibliografia
  • J. A. Crowe, G. B. Cavalcaselle, A. History of Painting in North Italy, London 1871, IV, p. 583;
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 243;
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 164;
  • F. von Reber, Katalog der Gemälde Sammlung der Kgl. Alteren Pinakothek in München, München 1898, p. 236;
  • H. Guinness, Andrea del Sarto, London 1899, p. 95;
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 208;
  • C. Galassi Paluzzi, Indice delle Opere di Pittura esistenti in Roma, in “Roma”, V, 1928, p. 269;
  • B. Berenson, Pitture Italiane del Rinascimento, Milano 1936, p. 409;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, II, Roma 1959, pp. 12-13, n. 6;
  • P. Della Pergola, Gli Inventari Aldobrandini: l’Inventario del 1682 (II), in “Arte Antica e Moderna”, XXI, 1963, p. 61;
  • S. J. Freedberg, Andrea del Sarto, I, Cambridge 1963, p. 89;
  • J. Shearman, Andrea del Sarto, I, Oxford 1965, p. 123;
  • R. Wiecker, Wilhelm Heinses Beschreibung romischer Kunstschatze Palazzo Borghese – Villa Borghese, (1781-83), Kopenhagen 1977, pp. 59-60;
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 109.