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Cratere con scene di danza

Arte ellenistica


Il cratere, rinvenuto nella tenuta Borghese di Torrenova sulla via Casilina, si può considerare una delle più antiche sculture neoattiche di I secolo a.C. Sul corpo si snoda un fregio figurato ritraente la danza di tre figure femminili panneggiate e tre maschili, nude e armate, al cospetto di un Pan intento a suonare una siringa su una roccia. Una delle fanciulle è stata restaurata arbitrariamente come Apollo, così come la figura di Eros risulta pertinente ad un intervento posteriore. Il fregio, delimitato in alto da un motivo a onde continue, è esaltato da una preziosa composizione decorativa che si diffonde su tutto il vaso. Una modanatura a kyma lesbio continuo orna il piede e l’orlo, mentre un racemo di edera ne abbraccia il collo. Le doppie anse, di aspetto zoomorfo, sono composte dal collo e dal capo di un cigno e terminanti in una ricca voluta vegetale con rosetta all’interno.

Scheda tecnica

Inventario
CXVI
Posizione
Datazione
I secolo a.C.
Tipologia
Materia / Tecnica
marmo pentelico
Misure
altezza 73 cm
Provenienza
Collezione Borghese, citato per la prima volta in Inventario Fidecommissario Borghese, 1833, C., p. 44, n. 45. Acquisto dello Stato, 1902.
Conservazione e Diagnostica
  • XIX secolo: Interventi di restauro in parte del lato destro con la baccellatura; nella figura di Apollo e del danzatore armato seguente nel fregio figurato; nell’asta di sostegno dell’ansa destra, nel tralcio di edera sul collo e nel kyma lesbio dell’orlo; nella parte superiore delle volute delle due anse. Inserita la figura di Eros.

Scheda

Il cratere a volute si presenta riccamente decorato da baccellature nella parte inferiore e da una modanatura decorata a kyma lesbio continuo sul piede. La parte superiore è ornata da un fregio figurato scolpito, delimitato in alto da un motivo a onde continue. Sul collo corre un tralcio di edera sormontato da una modanatura a kyma lesbio continuo con palmette rovesce interne e l’orlo, sporgente, presenta un kyma ionico di ovuli e dentelli. Le doppie anse, di aspetto zoomorfo, si dipartono dalle baccellature che ricoprono la spalla e sono configurate a collo di cigno, terminanti in due volute decorate a rilievo da una rosetta.

Il fregio figurato sul corpo del cratere ritrae tre figure femminili e tre maschili, quasi su una scena, nell’atto di danzare al cospetto di un Pan, seduto su una roccia e intento a suonare una siringa. Le tre fanciulle, delle quali una arbitrariamente restaurata come Apollo, indossano lunghe e delicate vesti, mentre gli uomini sono raffigurati nudi e armati con elmo, scudo e spada. Anche la figura di Eros con arco è pertinente a un intervento di restauro. Le figure femminili si possono ascrivere al tema figurativo delle Ninfe danzanti (Hauser 1889, tav. II, nn. 34 e 36), diffuso nel repertorio decorativo dei rilievi votivi attici dalla seconda metà del IV secolo a.C. (Feubel 1935) e testimoniato soprattutto da esemplari provenienti da Atene (Walter 1923, p. 83, n. 176; Svoronos 1908, p. 577, tav. XCVII, n. 1879). Nel cratere Borghese le fanciulle rientrano, in particolare, nel motivo figurativo delle “tre danzatrici singole, panneggiate“ individuato da Werner Fuchs nel 1959 (Fuchs 1959, p.33, n. C6a) e che si ritrova inoltre testimoniato su due crateri, uno proveniente dalla colonia romana di Urbs Salvia nelle Marche e un secondo rinvenuto in una villa sull’Esquilino a Roma (Fabrini 2011).

L’iconografia delle figure maschili impegnate in una danza armata è riscontrabile in vari rilievi neoattici, tra i quali il rilievo conservato in Vaticano, al Museo Pio Clementino (Spinola 1999, pp. 235-236, n.66) nel quale sei guerrieri armati si mostrano in una sinuosa danza, la Pyrrica.

La compresenza dei due temi, maschile e femminile, esprime il carattere eclettico delle composizioni neoattiche operanti ad Atene nel I secolo a.C., a cui si può far risalire il cratere Borghese. Alla medesima produzione appartiene il Vaso di Sosibio conservato al Louvre, che presenta la stessa struttura compositiva e le medesime eleganti modanature decorative (Hauser 1889, pag. 7).

Giulia Ciccarello




Bibliografia
  • A. Nibby, Monumenti scelti della Villa Borghese, Roma 1832, p.53, tav.13
  • Indicazione delle opere antiche di scultura esistenti nel primo piano della Villa Borghese, Roma 1840, p. 12, n. 22
  • A. Nibby, Roma nell’anno 1838, Roma 1841, p. 914, n. 22
  • F. Hauser, Die neuattischen Reliefs, Stuttgart 1889
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 30
  • G. Giusti, La Galerie Borghèse et la Ville Humbert Premier à Rome, Roma 1904, p. 25
  • J. N. Svoronos, Das Athener Nationalmuseum, Athens 1908
  • Wolfgang Helbig, Führer durch die öffentlichen Sammlungen klassischer Altertümer in Rom (3° Edizione), a cura di Walther Amelung, II, Leipzig 1913, p. 243
  • O. Walter, Beschreibung der Reliefs in Kleinen Akropolis museum in Athen, in “Österreichisches Archäologisches Institut”, Wien 1923
  • A. De Rinaldis, La R. Galleria Borghese in Roma, Roma 1935, p.12
  • R. Feubel, Die attischen Nymphenreliefs und ihre Vorbilder, Heidelberg 1935
  • P. Della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, (3° Edizione) Roma 1954, p.12
  • R. Calza, Catalogo del Gabinetto fotografico Nazionale, Galleria Borghese, Collezione degli oggetti antichi, Roma 1957, p. 18, n. 217
  • W. Fuchs, Die Vorbilder der neuattischen Reliefs, in “Jahrbuch des deutschen archäol. Instituts 20. Ergänzungsheft”, Berlin 1959
  • W. Helbig, H. Speier, Führer durch die öffentlichen Sammlungen klassischer Altertümer in Rom, (4°Edizione), a cura di Hermine Speier, II, Tübingen 1966, p. 727, n. 1968
  • P. Moreno, C. Sforzini, I ministri del principe Camillo: cronaca della collezione Borghese di antichità dal 1807 al 1832, in “Scienze dell’Antichità”,1, 1987, pp. 350, 353, 357
  • D. Grassinger, Römische Marmorkratere, Mainz am Rheim 1991, pp. 210-212, n. 51
  • O.Drager, Religionem significare. Studien zu reich verzierten römischen Altären und Basen aus Marmor, in “Mitteilungen des Deutschen Archaeologischen Instituts”, München 1994, p.104, nota 532
  • P. Moreno, Le sculture antiche nella Stanza di Apollo e Dafne del Bernini nella Galleria Borghese, a cura di K.Herrmann Fiore, Milano 1997, pp.41-61, in particolare p.41, fig.2
  • G. Spinola, Il Museo Pio Clementino, 2, Città del Vaticano 1999
  • P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 113, n. 10a
  • P. Moreno, A.Viacava, I marmi antichi della Galleria Borghese. La collezione archeologica di Camillo e Francesco Borghese, Roma 2003, pp. 193-194, n. 174
  • G. M. Fabrini, Urbs Salvia: un cratere “neoattico” dedicato alle Ninfe, in “Mare Internum. Archeologia e culture del Mediterraneo, 3, 2011, pp.65-76
  • Scheda di catalogo 12/00147894, P. Moreno 1976; aggiornamento G. Ciccarello 2020