Galleria Borghese logo
Search results for
X
No results :(

Hints for your search:

  • Search engine results update instantly as soon as you change your search key.
  • If you have entered more than one word, try to simplify the search by writing only one, later you can add other words to filter the results.
  • Omit words with less than 3 characters, as well as common words like "the", "of", "from", as they will not be included in the search.
  • You don't need to enter accents or capitalization.
  • The search for words, even if partially written, will also include the different variants existing in the database.
  • If your search yields no results, try typing just the first few characters of a word to see if it exists in the database.

Jesus and the Zebedee family

Follower of Pitati Bonifacio de' called Bonifacio Veronese

(Verona 1487 - Venice 1553)

Text not translated yet

La tela, attribuita a Tiziano dall’inventario del 1693, è opera di Bonifacio de’ Pitati. La scena, ripresa dal Vangelo di Matteo (20, 20-28), raffigura la richiesta che Salomè, madre di Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, sottomette a Gesù, di far sedere i suoi figli accanto a lui.


Object details

Inventory
156
Location
Date
c. 1545
Classification
Period
Medium
oil on canvas
Dimensions
138 x 205 cm
Provenance
Text not translated yet

Roma, collezione Borghese, 1693 (Inv. 1693, St. V, n. 14); Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 8. Acquisto dello Stato, 1902

Exhibitions
  • 2024, Guandong, Guandong Museum of Art
Conservation and Diagnostic
  • 1946 Carlo Matteucci

Commentary

Il dipinto è identificabile nell’inventario del 1693 della collezione Borghese nel “quadro grande con Nro Sig.re a sedere con il libro in mano con gli Apostoli intorno con una Donna avanti in ginocchioni del N° 344 di Tiziano”. Assegnato alla mano di Bonifacio de’ Pitati nell’Inventario Fidecommissario del 1833, è stato in seguito riferito da Venturi (1928) ad Antonio Palma, mentre Berenson (1936) e Longhi (1928) lo attribuivano alla mano dell’artista veronese, seguiti da Della Pergola (1955). Il De Rinaldis (1948) riprendeva l’ipotesi già avanzata dal Morelli (1897), proponendo che il dipinto fosse opera di Bonifazio Veronese il Vecchio, dal cui catalogo era stato precedentemente escluso da Wesphal (1931). Nella recente monografia di Cottrell e Humfrey (2021) il dipinto è stato riabilitato e assegnato alla mano di de’ Pitati, forse affiancato da qualche aiuto di bottega. I due studiosi datano la tela intorno al 1545-1546 per le affinità riscontrabili in altre opere risalenti a questo stesso giro di anni quali ad esempio il Cristo e l’Adultera delle Galleria dell’Accademia di Venezia (ivi, p. 383, cat. 131) e la Madonna col Bambino, Santa Caterina d’Alessandria e San Giacomo (ivi, p. 388, cat. 139), di cui la tela Borghese riproduce in controparte la testa di San Giacomo, opere entrambe collocabili tra 1544-1546.

Il soggetto è tratto dal Vangelo di Matteo (20, 20-28) e raffigura la moglie di Zebedeo Salomé prostrata in ginocchio di fronte a Gesù, al quale chiede di concedere ai suoi figli Giacomo e Giovanni un posto in Paradiso alla sua destra e alla sua sinistra.

Elisa Martini




Bibliography
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 35.
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 89.
  • G. Morelli, Della Pittura Italiana. Studi Storici Critici: Le Gallerie Borghese e Doria Pamphili in Roma, Milano 1897, p. 243.
  • G. Ludwig, Bonifazio di Pitati da Verona, eine archivalische Untersuchung, I-II, in Jahrbuch der Königlich Preussischen Kunstsammlungen, XXII, 1901, pp. 61, 180; XXIII, 1902, p. 36.
  • E.M. Phillipps, The Venetian school of painting, London 1912, p. 211.
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 192.
  • A. Venturi, Storia dell’arte italiana, IX, La pittura del Cinquecento: parte 3, Milano 1928, p. 1054.
  • D. Westphal, Bonifazio Veronese: (Bonifazio dei Pitati), München 1931 pp. 49, 107, 155.
  • B. Berenson, Pitture Italiane del Rinascimento: catalogo dei principali artisti e delle loro opere con un indice dei luoghi, trad. di E. Cecchi, Milano 1936, p. 82.
  • A. De Rinaldis, Catalogo della Galleria Borghese in Roma, Roma 1948, p. 88.
  • P. della Pergola, Itinerario della Galleria Borghese, Roma 1951, p. 56 .
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, I, Roma 1955, p. 107, n. 190, fig. 192.
  • P. della Pergola, L’Inventario Borghese del 1693 (II), in “Arte Antica e Moderna”, XXVIII, 1964, p. 454, n. 247.
  • R. Longhi, Edizione delle opere complete. II. Saggi e ricerche 1925-1928, 2 voll., Firenze 1967, I, p. 340.
  • K. Herrmann Fiore, Museo e Galleria Borghese. Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 55.
  • P. Cottrell, P. Humfrey, Bonifacio de’ Pitati, Treviso 2021, p. 393, cat. 148.