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Paesaggio con tempio classico e cacciatore

Bril Paul (?)

(Anversa 1554 - Roma 1626)

Il dipinto raffigura un paesaggio con un cacciatore e una gru, dominato da un tempio classico - una possibile rappresentazione del Tempio della Sibilla di Tivoli - ampiamente trattato da Paul Bril e dagli altri pittori fiamminghi presenti a Roma sullo scorcio del Cinquecento. Infatti, grazie alle sperimentazioni dell’artista belga nascono alcune tipologie di paesaggio, con rovine classiche e con scene di caccia, che saranno praticate per tutto il XVII secolo, divenendo una fonte d'ispirazione per molti pittori attivi in Italia, come Frederick van Valckenborch, artista di Anversa, a cui questa tela è stata attribuita.


Scheda tecnica

Inventario
012
Posizione
Datazione
ultimo decennio del secolo XVI
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su tela
Misure
cm 84 x 111
Cornice
Cornice ottocentesca decorata con quattro palmette angolari 
Provenienza
(?) Roma, cardinale Scipione Borghese, 1607 (Della Pergola 1959, p. 153); Inv. 1693, St. XI, nn. 100, 128; Inventario Fidecommissario, 1833, pp. 15, 26; Acquisto dello Stato, 1902.

Scheda

La provenienza di questo dipinto non è ancora chiara. Secondo Paola Della Pergola (1959, p. 153) poteva far parte del gruppo delle opere sequestrate dai fiscali di Paolo V a Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d'Arpino, tra le quali figuravano certamente alcuni paesaggi, impossibili da identificare. 

La prima notizia certa su questa tela risale all'inventario del 1693 in cui l'opera è descritta come "un quadro di 4 palmi incirca di un Paese con uno che tira un Archibugiata ad un'oca, et altre cose del Num.o 593". L'estensore del documento assegnò la pittura a Paul Bril, nome ripetuto anche nell'Inventario Fidecommissario del 1833 che però usa il termine 'maniera'.  Nel 1893 Venturi (pp. 28, 36) giudicò questa tela e gli altri tre dipinti assegnati al pittore belga (invv. 13-18-19) "deboli pitture, da ascriversi piuttosto ad un seguace", parere condiviso successivamente sia da Longhi (1928, p. 76), sia da Della Pergola (1959, p. 154) che, tenendo conto dello stile, parlò di bottega di Bril, escludendo pertanto la sua piena autografia.

Nel 1980, Gerszi ha riferito quest'opera e la teletta raffigurante un Paesaggio fantastico (inv. 13) al pittore Frederik van Valckenborch, artista belga presente in Italia insieme al fratello Gillis a partire dal 1590-1592. Secondo lo studioso, infatti il dipinto fu eseguito poco dopo, tra il 1595-1596, parere accolto positivamente da Francesca Cappelletti (2005-2006, pp. 20-21) che, nella monografia dedicata a Paul Bril, ha pubblicato la tela con il riferimento a Van Valckenborch.

Antonio Iommelli




Bibliografia
  • S. Francucci, La Galleria dell’Illustrissimo e Reverendissimo Signor Scipione Cardinale Borghese cantata in versi [1613], Arezzo 1647, St. 126-127;
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese in Archivio Galleria Borghese, 1891, pp. 381-3;
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, pp. 28, 36;
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I: La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 176;
  • L. van Puyvelde, La Peinture Flamande à Rome, Bruxelles 1950, p. 76;
  • P. Della Pergola, Itinerario della Galleria Borghese, Roma 1951, pp. 13, 17;
  • P. Della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, II, Roma 1959, p. 153, n. 215;
  • D. Bodart, Les peintres des Pays-Bas méridionaux et de la principauté de Liège à Rome au XVIIème siècle, Bruxelles-Roma 1970, p. 228;
  • T. Gerszi, Neuere Aspekte der Kunst Frederik van Valckenborchs, “Jahrbuch der Berliner Museen”, 32, 1990, pp. 173-189, in part. pp. 179-181;
  • L. Pijl, Paintings by Paul Bril in collaboration with Rottenhammer, Elsheimer and Rubens, in "The Burlington Magazine", CXXXX, 1998, pp. 660-667;
  • L. Pijl, Figure nd Landscape: Paul Bril’s collaboration with Hans Rottenhammer and other figure painters, in Fiamminghi a Roma 1508-1608, atti del convegno (Utrecht 1995), a cura di S. Eiche, G.J. Van der Sman, J. van Waadenijen, Firenze 1999, pp. 79-91;
  • P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 144;
  • K. Herrmann Fiore, Caravaggio e la quadreria del Cavalier d’Arpino, in Caravaggio: la luce nella pittura lombarda, catalogo della mostra (Bergamo, Accademia Carrara di Belle Arti, 2000), a cura di C. Strinati e R. Vodret, Milano 2000, p. 69;
  • F. Cappelletti, Paul Bril e la pittura di paesaggio a Roma (1580-1630), Roma 2005-2006, pp. 20-21;
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 11;
  • R. L. Wood, Landscape in Rome: Adam Elsheimer and Paul Bril, in Adam Elsheimer in Rom, a cura di A. Thielemann, S. Gronert, München 2008, pp. 51-70.